L’iniziativa per dare voce e speranza a chi soffre di emicrania
Molte persone che vivono con emicrania descrivono la loro patologia come una relazione opprimente che non li lascia vivere e, infatti, farebbero di tutto per cambiarla.
Gli attacchi sono così debilitanti che impediscono di portare avanti anche le più semplici azioni quotidiane.
Proprio come un partner opprimente, l’emicrania tiene in ostaggio i pazienti, limitando i loro programmi con amici e parenti. È una patologia imprevedibile: a volte basta una giornata di sole troppo forte, una scia di un profumo intenso o un ambiente rumoroso a scatenare un attacco. Appuntamenti cancellati all’ultimo minuto, vacanze rovinate, riunioni familiari compromesse a causa di un’unica responsabile: l’emicrania.
Nonostante milioni di persone convivano con questa patologia, lo stigma sociale associato è ancora molto diffuso: nella sensibilità comune c’è una scarsa conoscenza dell’emicrania come malattia altamente disabilitante.
È tipico di chi soffre di emicrania sentirsi rimproverare di essere “guastafeste” per i piani saltati all’ultimo secondo, oppure percepire il biasimo dei colleghi che pensano che il “mal di testa” sia una scusa per uscire prima dal lavoro. Spesso le persone stesse che vivono con l’emicrania dissimulano gli attacchi e preferiscono non parlare della loro condizione per non essere accusati di ingigantire l’impatto dei sintomi o addirittura strumentalizzarli.
Il primo passo da compiere per un reale cambiamento è riconoscere l’impatto estremamente disabilitante che questa malattia ha sulla vita delle persone che ne soffrono, sui loro familiari e sull’intera popolazione a livello sociale, economico e “umano”.
Per questo Lundbeck Italia, che da sempre si impegna a promuovere la salute del cervello affinché ogni persona possa essere al proprio meglio, si fa portavoce della campagna #CambiaLaTuaRelazioneConLemicrania per superare lo stigma associato a questa malattia “invisibile”. Ma non solo…
#CambiaLaTuaRelazioneConLemicrania vuole far capire alle persone che vivono con questa malattia come sia possibile migliorare il proprio rapporto con la patologia, creando una relazione più sana e consapevole, come sia importante non arrendersi e confrontarsi con specialisti.
La campagna dà voce a tutti coloro che ne soffrono, per stimolare una presa di coscienza attiva e invogliare a intraprendere azioni concrete che abbiano un impatto positivo sulla qualità di vita. Obiettivo dell’iniziativa è creare anche «vicinanza» tra chi vive con l’emicrania e chi ignora gli aspetti più disabilitanti di questa malattia.
Il nostro manifesto
Siamo i rivoluzionari della relazione con l’emicrania.
Per tutte le volte in cui la tua sofferenza non è stata presa sul serio.
Per la libertà di vivere senza un dolore disabilitante.
Per tutto quello a cui hai rinunciato a causa sua.
Vogliamo cambiare il rapporto negativo con l'emicrania per crearne insieme uno nuovo e positivo.
L’emicrania è molto più di un semplice mal di testa: si tratta di una condizione neurologica complessa che influisce su ogni aspetto della vita. È una patologia seria e disabilitante che, come tale, dev’essere riconosciuta e affrontata. Il dolore debilitante, la nausea, la sensibilità alla luce e ai suoni non devono definirti.
Insieme possiamo creare un nuovo rapporto positivo con l’emicrania.
Non lasciare che la patologia ti isoli. Cambia la tua relazione con lei per continuare a perseguire i tuoi sogni, passioni e obiettivi. Non lasciare che questa patologia ti trattenga dal vivere appieno la tua vita. Intenti comuni possono guidare grandi cambiamenti.